lunedì 29 novembre 2010

Central Coast and Uncle Richard

Continuiamo a scendere la costa tra qualche veloce giorno di bel tempo e lunghissimi momenti di pioggerella e vento da nord est....il mare è lofio, ma il più delle volte nn ci ferma dall'andare alla ricerca di una qualche bella session di surf. A sentire dagli amici locali che troviamo lungo la nostra via sembra che da un paio d'anni il tempo sia impazzito, per noi ormai è quasi un abitudine vivere i cambiamenti climatici come un'opportunità di fare cose diverse. Partitone di calcio e beach volley al tramonto stanno prendendo sempre più il posto di un appuntamento irrinunciabile per la nostra forma fisica. Inoltre, con l'arrivo di una corrente marina freddissima negli scorsi giorni, che ha portato l'acqua attorno ai 15°, ne abbimao approfittato per venire a far visita allo zio di Jessica una nostra carissima amica di Perth che al momento sta viaggiando in giro per l'Europa tenendo come base Londra. Ci aspettavamo un surfista ed un surfista abbiamo trovato. 50 anni e tutto in casa è surf, hobbie e passioni da coltivare...passeggiando per il giardino si spazia da tavole da surf a vele per il Kite surf, kayak, mountain bike, mazze da golf, barca da pesca, etc... Tralasciando la solità ospitalità australiana quasi imbarazzante che ci fa tutti un pò vergognare di esser come siamo in Italia, dopo dieci minuti di conoscenza, stavamo cucinando il pranzo mentre lui andava un'oretta a fare fisioterapia per un piccolo strappo mentre saltava col kite surf. Ancora una volta ci simao guardati con l'aria di chi sa di esser fortunato ad aver preso la decisione di viaggiare ancora...
Ci sono momenti nella vita di un viaggiatore in cui la realta nella quale è vissuto per una vità, diventa piccola piccola e tutto diventa un grande foglio bianco in cui solo lui può decidere cosa disegnare...
Con Richard andiamo a fare un pò di surf e una giornata di golf sotto la pioggia....mangiate e bevute mondiali davanti al bbq ascoltando buona musica .... è stato singolare come l'altra sera stavamo seduti nei divani in salotto mangiando un piattone di spaghetti al pesce fresco ... e prendevamo in giro Fabio perchè nel mentre era connesso a facebook quasi ignorando la nostra compagnia ... la sua risposta: "...beh mi sembrate più malati voi...." ci ha un pò illuminato... nn ci eravamo resi conto che mentre mangiavamo stavamo guardando video di surf Hawaiano su un plasma 42 pollici, ascoltando rock di una band di surfisti, scaricando da Youtube riprese di onde indonesiane con un computer e con un altro cercando immagini di tatuaggi riguardanti il surf....forse il malato non era proprio lui...
Diamo un pò di dritte a chi sta seguendo o seguirà la nostra stessa rotta di viaggio, noi dal queensland abbiamo tenuto sempre la costa rigorosamente infilandoci in ogni buco....nn siate maliziosi....a volte ci siamo trovati davanti paesini o spiagge che potevano sembrare ordinarie dopo quasi sue anni di coste australiane, ma fidatevi quando vi diciamo che ogni angolo qui può diventare speciale. Come Nelson Bay, un paesino senza pretese che nasconde una spiaggia fatta di dune bianchissime che si estendono x 40km lungo una fetta di mare che vi regalerà la vista del tramonto sul mare (cosà che nn credevamo possibile sulla est cost), uno shop di Pie eccezzionale dove abbiamo assaggiato l'aragosta col barramundi e i gamberoni o il pollo con mango ed avogado, tutto per la modica cifra di cinque dollari....senza contare che quasi per caso siamo finiti in casa di uno shaper (colui che costruisce surf board a mano) che ci ha mostrato come nascono le nostre amatissime tavole. Questo solo x descrivervi un pomeriggio ordinario in un paesino che neanche viene considerato nelle guide. O come è successo anche a Terrigal, un paesino della Central coast che nn avevamo nemmeno nella mappa ed in cui siamo arrivati cercando un supermercato, dove dopo una cenetta pigra e ventilata abbiamo deciso di fare una passeggiatina per il centro lungo cento metri, dove siamo stati travolti dalla movida del venerdi sera scatenato. Siamo stati letteralmente attaccati da un gruppo di cinquantenni allupate e poi trascinati in un altro pub da un gruppetto di vent'enni super simpatiche che ci hanno fatto fare le ore piccole ai ritmi di musica demenziale e qualche drink annacquato. Pensare che in questo paese i ragazzi che abbimao conosciuto ci consideravano l'attrazione del momento e ci chiedevano come mai eravamo finiti li ipotizzando avessimo perso il GPS. Sarà stata una coincidenza, ma noi c'eravamo e con quei ragazzi abbiamo passato una gran serata. La dritta migliore per fare un giro da queste parti è nn fermarsi solamente nei soliti ostelli con i soliti europei, ma cercate di infilarvi in qualche pub o di chiedere info in spiaggia su dove andare e cosa fare la sera, molto probabilemtne troverete persone che vi danno loro stesse appuntamento x farvi vedere in giro. Ah...quasi mi scordavo...nn mancate il Terrigal Pub al venerdi serà... Con un pò d'ansia ma con tanta carica ci apprestiamo anche all'impatto con la City, ormai a soli cento km da Sydney nn vediamo l'ora di buttarci letteralmente dentro la vita della metropoli più cool del mondo. Per il mese di novembre abbiamo anche rispettato la tradizione del "no shave", quindi whatch out girls perchè arrivano gli italian boys con i baffoni da moschettieri!!!!!!

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