venerdì 26 giugno 2009

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Free surfers on the great ocean road

Dopo un piccolo salutino ai ragazzi di Melbourne, partiamo con la bussola che punta ad Ovest, abbiamo più o meno 3500km da affrontare prima di fare tappa a Perth, dove avremmo intenzione di arrivare. Nel mezzo, quanto di meglio l'Australia possa offrire come paesaggi. Per il momento stiamo percorrendo la famosa Great Ocean Road, dove il mare si schianta contro le montagne creando scorci incredibili.
In questo momento, solo le migliori onde decidono le nostre tappe. Davide ha la febbre ed Alberto un ginocchio fracassato, ma quando il mare chiama, le foche ci sfiorano sguazzando sulle creste delle onde, ed il sole tramonta oll'orizzonte incendiando il cielo, tutto si annulla, lasciandoci vivere ciò che probabilmente fin'ora pensavamo potesse esistere solo in sogno.
Volevamo Consigliare agli amici surfisti che ci seguono, Johanna Beach; situata tra Apollo Bay ed i 12 apostoli, oltre ad ottime onde per tutti i livelli, (da reef a costiere), offre inoltre un'ampia area camping gratuita e con facile accesso al mare.
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lunedì 22 giugno 2009

Passione ovale!!!

Per fare un richamino di Melbourne dopo esservi ritornati x un gg, abbiamo pensato di passare un sabato sera diverso, comprati i biglietti su internet, ci siamo riversati con una decina di amici all'ETIHAD STADIUM x il match Italia Vs Wallabies di rugby union. In uno stadio coperto davvero moderno ma purtroppo nn molto affollato, le nostre urla di carica ed incitamento compreso....ORGOGLIO!!! Rimbomavano nella curva....
L'aspetto più bello ed inusuale x chi è abituato a seguire le partite dagli spalti serrati degli stadi italiani, è stato quello di poter fare due chiacchiere con i giocatori dopo i tre fischi finali....per due appassionati come noi è stato quasi irreale trovarsi di fronte giocatori del calibro di Mauro Bergamasco o di Quade Cooper (v. foto) ma anche semplicement ritrovarsi seduti a fiaco del capitano degli All Blaks neo zelandesi, che osservava la partita in vista del prossimo incontro fissato x sabato prossimo con gli azzurri.
Ci viene naturale salutare i nostri compagni rugbisti con cui abbiamo fisicamete abbiao spinto e con i quali mentalmente spingiamo ancora....forza rugby, uno sport da bestie giocato da uomini!!!

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domenica 21 giugno 2009

Lucifero & Belzebù Vs Tasman Devils (North Coast)

Il viaggio prosegue lungo le strade del nord, le visioni paesagistiche davanti a noi continuano ad essere davvero eccellenti. Nonostante i più di 2000km percorsi in mezzo alla natura, continuiamo ancora stupirci nel vedere le sue creazioni. Cascate, colline verdeggianti e onde maestose ci accompagnano nei nostri ultimi gg qui nell'isola. Da Devenport a Marrawah con stop x la notte a Boat Harbour Beach, una baietta deliziosa dove lasciarsi cullare dal suono del mare. La tappa più carismatica è stata nell'estremo nord-ovest a Marrawah...dove lo spot che tutti i surfisti sognano si confonde con il mistico delle terre aborigene...ci lasciamo stupire dal tramonto con un piatto di risotto in mano...fronte alla spiaggia ed alle onde....consapevoli che sotto le note di Eddie Wedder si spegneva l'ultimo nostro giorno "into the wild".
La costa nord è semplicissima da perlustrare, la freeway la percorre praticamente tutta, concedetevi una sosta sotto il mt Cameron nella costa nord-ovest...regalatevi un sorriso a Penguin, una piccola cittadina dove tutto è a forma di pinguino, dai cestini alle fontane. Occhio a chi viaggia con camper o in van senza generatori, che pochi bar o ristoranti offrono la possibilità di ricaricre cell, macchine fotografice o computer; anche Mc Donalds, solitamente è famoso x il free Wii-fi, ha blindato tutte le prese dell'eletricità. Altra cosa da tener presente x chi guida nell'isola, attenzione massima alla wild life, gli animali sono ovunque, specialmente sotto sera e di notte, quando tutto ai bordi delle strade prende vita. Potreste ritrovarvi di fronte ad un opossum grande come un topo, come ad un Wombat da 40kg o ad un canguro alto come una macchina.
Così si conclude la nostra piccola grande avventura in Tasmania...una terra in cui la natura regna sovrana..ed in cui l'uomo può e deve sentirsi solamene un ospite onorato di poterla ammirare.

venerdì 19 giugno 2009

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Lucifero & Belzebù Vs Tasman Devils (Central Tassie)







"CONCEDETEVI DI NON DARVI UN TEMPO NEL LASCIARVI INCANTARE, DALLA MAGIA SELVAGGIA DELLA TASMANIA CENTRALE"

Dopo aver lasciato Hobart e la sua calda accoglienza, facciamo rotta verso quella che una delle aree ancora più inesplorate e selvage al mondo: "Tasmanian Wilderness World Heritage Area". Continuiamo a vivere completamente scollegati dal mondo tecnologizzato, al contrario da quanto paventatoci dagli amici di Melbourne, un bel sole ci accompagna nelle nostre giornate cmq nn sempre caldissime. Dopo qualche giornata di pesca in luoghi a dir poco paradisiaci, facciamo tappa per la notte in una piccola località tra i monti, Derwent Bridge: 4 abitanti registrati, 2°C, e una zuppa calda cotta sotto l'unica fonte di luce del paese…la cabina telefonica…questo il quadro della nostra serata, conclusasi alle 8.30 dopo la quotidiana partitina a biliardo nella rustica locanda del paese. Ancora increduli dal fatto d dover far ritorno al van a quell’ora per apprestarci a dormire, ci incamminiamo nel titto e nebbioso boschetto che sparava il pub dalla petrol station dove eravamo parcheggiati. Intorno a noi, l’incredibile buio più totale scandito dai rumori del bosco. Muoviamo appena una decina di passi ed un canguro scappa balzando da sotto i ns piedì, Ho fatto un salto in braccio a Davide e lasciato lì in quell’istante almeno 3 anni di vita.
20.38pm Ci rannicchiamo all’interno della nostra casa mobile, completamente vestiti e con in testa un passamontagna di lana che lasciava fuori solamente occhi e bocca. Non ne parliamo molto, ma è chiaro a tutti e due che quel termometro ausiliario sopra le ns teste che ci indica temperatura in discesa sotto lo zero, è il preambolo di una nottata difficile. L'indomani, aperti gli occhi la mia prma frase fu: “Daviduz? Sei Vivo?”
Avevamo la brina sulle sopracciglia e sui baffi, eravamo due calippi. Scongeliamo i piedi sotto il phon di un bagno pubblico, e finalmente dopo più di una settimana, troviamo il coraggio di farci una pseudo doccia. Ci eravamo promessi di criteriare in maniera onesta i livelli nei quali in qualsiasi condizione meteo avremmo cmq dovuto docciarci. Si partiva da livello “Sapore di uomo”  passando per quello “Cavallo”, “Orso”…quel giorno arrivammo a “Livello Leone”…il van si sarebbe rifiutato di accoglierci al suo interno.

Ripartiamo e ci spingiamo verso la costa; passiamo x Queenstown, una tranquilla città mineraria e ci fermiamo a Strahan piccola città molto votata al turismo, vicina alle foci del Franklin River. Ci concediamo una cena col botto in un grill restaurant e ancora una volta dopo la nostra partitina tiratardi, ci addormentiamo col sorriso pensando che infondo non importa se domani ci sarà il sole o meno, siamo liberi e felici e questo è ciò che conta davvero.

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mercoledì 17 giugno 2009

Lucifero & Belzebù Vs Tasman Devils (South Coast)






Scendendo per le stupende vallate ed i continui scorci sul mare, troviamo finalmente lo spot perfetto x surfare.Dopo aver trovato spiagge con onde arrabbiatissime, ed altre completamente piatte come laghi, eccoci ad Eanglehawk Neck, detta anche Pirates Bay.Al 40° parallelo si registrano 8°C, ci infiliamo la muta e cominciamo la nostra session avviandoci a piedi nudi su di un pavimento di sassolini appuntiti che ci fanno stringere i denti ad ogni passo. Acqua azzurra ed onde meravigliose accompagnano la nostra session, insieme al freddo pungente. Non riusciamo a resistere più di 40 minuti. Mani e piedi cominciano a prendere un colore bluastro, tanto che una volta usciti dall’acqua, il tratto su cui poco prima avevamo sofferto, ora ci sembra un normalissimo pavimento liscio. Poggiamo il bollitore sul fornello e dentro le ns felpe attendiamo di sorseggiare un the caldo insieme a qualche biscotto. Mentre attorno a noi tutto tace, tutto rimane deserto incontaminato.In serata arriviamo a Hobart, dove passiamo la notte di fronte allo yacht club. L'indomani accompagnati da una leggera pioggerellina, abbiamo fatto un giro di questa calorosa città, è stato particolare ritrovarsi in un luogo che offre tutto ciò di cui si abbia bisogno, dopo gg e gg di nulla così esagerato.Piccolo tour in barca e un buon itinerario a piedi studiato la sera prima, ci permettono di vedere tutte le attrattive principali della città. Arrivati a metà pomeriggio cominciamo a guardarci con occhi di disperazione. Giorni di campeggio e natura avevano un po’ lasciato in noi la voglia di un bel pasto caldo preparato in maniera convenzionale da qualcuno che ce lo servisse pure,  ecco che finalmente la nostra voglia di perlustrare ogni angolo della città ha dato i suoi frutti. North hobart (15 min a piedi dal centro), abbiamo trovato ciò di cui avevamo bisogno: ottimi caffe e ristoranti e tanta movida, perfetti ingredienti per una bella serata tra il pub ed il ristorante indiano che abbiamo infine scelto.Per gli amici surfisti, lungo la tasman peninsula troverete sicuramente spot divertenti, Hobart invece ha ben poche onde da offrire. Per chi invece intende visitare Hobart, un consiglio puo' esser quello di includerci un sabato in cui visitare il Salamanca Market situato a Salamanca Sq.