giovedì 30 aprile 2009

Phillip Island tour

Domenica 26/04, il nostro ronzino “Van Che Va” è pronto x la cavalcata alla volta di Philip Island. Olio controllato, liquido radiatore a posto, attrezzatura da surf e viveri x 3 gg ci sono, si parte! Sotto una piaoggia ed un vento incessanti, imbocchiamo la M1 che ci accompagna x circa tre ore tra musica a palla, tante chiacchere e una sosta x cena. Arriviamo nell'isola diventata famosa in tutto il mondo x le migliaia di pinguini che ne popolano rive e scogliere ed il circuito in cui ogni anno fa tappa la Moto GP. Philip Island è collegata alla terraferma con un ponte, nn è molto grande, in una giornata o due si gira tranquillamente. Troviamo un posto riparato nn lontano dalla spiaggia, vicino all'immancabile surf shop, il freddo si fa sentire, ma l'eccitazione x la nostra prima notte nel nuovo lettone e i 4 strati di coperte danno un senso più che piacevole alla nottata. Con le prime luci di un alba quasi soleggiata, cominciamo l'esplorazione della costa ovest dellisola, intrufolandoci in tutti quei luoghi dove la presenza dell'uomo si avverte solo da lontano, soprattutto in giornate fresche e a tratti piovose. Ecco che facciamo i primi incontri con i canguri...conigli...cigni...e poi lui...quell'immenso e potentissimo oceano mare che si scaglia con tutta la sua potenza su scogliere che sembrano sfidarlo e accoglierlo allo stesso tempo. Arriviamo affamati a Cowes, si può definire la capitale dell'isola, una piccola cittadina ridente al mare con un bel centro pieno di negozi; dopo aver pranzato nella nostra cucina da viaggio, ne abbiamo visitato qualcuno, e dopo un paio di quelli giusti da surfisti incazzati, ci è scattata l'adrenalina e la carica giusta x andarci ad infilare le mute. Con un tempo da lupi ed una pioggia che dio la mandava, siamo scesi sullo spot xfetto di Smith Beach, dove x un'ora e mezza abbiamo surfato noi due soli insieme all'oceano ed alla pioggia. Stremati e ma soddisfatti, dopo essere rientrati nei nostri caldi indumenti, facciamo rotta verso Mornington Pinisula, lasciando a malincuore un isola spettacolare.
Pollo arrosto, fragole, mezzo cocco ed un pò di cioccolato...la nostra cena è servita...siamo arrivati fino a Flinders, un paesino che si snoda da un piccolo centro ad un grande golf club che arriva fino all'alta scogliera, è un posto poco trafficato con pochi locali, un grande monumento ai caduti ed una spiaggia praticabile solamente a surfisti molto esperti (consigliamo ai surfisti meno esperti di fermarsi un po' prima se si arriva da Philip Island o un ò dopo se si arriva da Sorrento, in paesi come Port Leo). Anche la seconda notte se ne va sotto la pioggia, ma anchessa ci offre un delicato risveglio sotto un pallido sole. Per tutto il giorno giriamo in cerca di uno spot praticabile, da Flinders a Cunnamata fino a PortSea...ma nettuno oggi è davvero incazzato...e seduti su spiagge da cartolina deserte, dobbiamo desistere dalla nostra irrefrenabile voglia di entrare in acqua. Davanti a noi si alzavano ovunque muri d'acqua dai 4 ai 6 metri con correnti fortissime sotto riva che possono rivelarsi delle trappole insidiosissime x i meno esperti. E' strano e difficilmente comprensibile a xsone, che come noi provengono da società le quali impongono ritmi e necessità, di sentire qualche reale necessità provenga davvero da noi stessi. E' un concetto tanto semplice da provare quanto difficile da spiegare, ma quando ti muovi al ritmo delle tue sensazioni e di quello che ti fa star bene, senti che nn hai sogno d'altro che di fare ciò che senti, ed un piccolo gesto come quello di osservare il mare, fare un BBQ con gli amici, o cavalcare un onda x qlche secondo...regalano sensazioni vere che ti fanno assaporare la vita nel suo significato più puro. Facciamo ritorno verso casa, costeggiando tutta la penisola di Mornington, consapevoli e soddisfatti del fato che tutto quel che facciamo....è ciò che vogliamo. Consigliamo a chi dirige verso Philip Island, di munirsi di scarpe da trekking e farsi qlche bella passeggiata, offre scenari davvero spettacolari. Anche se è diventata quasi un circo x turisti, è molto carino anche vedere la Pinguin Parade, con circa 30$ potete entrare su degli spalti dove a una cert'ora della sera potrete osservare i pinguini che risalgono dal mare e si vanno ad intanare nei loro buchi sulla sabbia. Visitare la penisola di Mornington è un'esperienza senzadubbio interessante, al suo interno vi è un parco enorme che appagherà sicuramente gli amanti della natura (qui x parco si intende una riserva naturale grande come l'Isola d'Elba). Per gli amanti dei tour enogastronomici, questi luoghi e soprattutto le zone verso Red Hill, offrono una varietà infinita di aziende agrituristiche e vinicole x tutti i gusti. Queste sono anche le zone più frequentate dai ricchissimi di Melbourne.
Take it easy mates!

mercoledì 29 aprile 2009

Custom Line

Quando ti crei la libertà di agire...quando nn hai il pensiero che qlcno tipossa in un qlche modo demoralizzare, criticare...o scoraggiare dal fare ciò che la tua testa butta fuori, ecco che metti in gioco il vero te stesso. Metti insieme un soggetto con una passione smisurata x i murales e un fisico da bronzo di riace, con uno cresciuto in mezzo a vernici x carrozzieri e scaffalature fai da te con un cervello da far invidia ad heinstein (solo x il bricolage)....scekera un pochino ...ed eccoci qui all'opera. armati di legno, trapano, flessibile, una manciata di viti, un metro,due bombolette, idee chiare e tanta tanta voglia di fare... eccolo qui!!! Il van più bello, pratico e perfetto del pianeta è quasi pronto a galoppare per km e km tra città super trafficate, spiagge incontaminate e infinite strade deserte di terra rossa. Albert e David, l'unione fa la forza e adesso chi li ferma più questi due? Con davvero pochissimi dollari e qualche fatica in più stiamo personalizzando il nostro Super Van davvero nel migliore dei modi. Ottimizzando gli spazi possiamo garantirci un comodo letto,una pratica cucina con fornello, lavandino e frigo, un mobiletto porta tutto, una doccia easy style e stiamo valutando se piazzare una mini palestra o un tavolo da ping pong, vedremo cosè piu conveniente. Stiamo cercando un nome giusto (che verrà impresso frontalmente) da affibbiare al nostro ronzino, ovviamente l'inventiva non manca ma se avete qualche idea interessante da proporre la accettiamo volentieri.

domenica 19 aprile 2009

Quella Pasqua Che Non Ti Aspetti

In questi gg nn abbiamo avuto un attimo di tregua, molte volte mi è capitato di ripensare ad una frase che mi disse un'amica durante una cena avuta nei primi gg dopo il nostro arrivo: “yesterday is a history...tomorrow is a mistery...but present is a gift”. La nostra Pasqua è iniziata con una bella serfatina di “Good Friday” l'equivalente del nostro venerdi santo...ed una visita a casa di Federica a Geelong, poco distante da dove di solito andiamo a serfare. Ci accorgiamo di prima mattina che il camper ha qlche problema di temperatura dell'acqua, mettiamo un po' di liquido nel radiatore e ripartiamo. Tutto ok, a parte che una volta arrivati a torquay nn ci sono onde...dirigiamo verso Bell's Beach, dove si sta svolgendo il Rip Curl, Riusciamo a malapena a vedere qlche evoluzione dei Pro in acqua xchè l'oceano è tirchio e i serfisti sono costretti a serfare delle onde da neanche un metro e mezzo che arrivano ogni 5-7 minuti...una noia mortale, x loro che le aspettano...ma nn x noi che ogni due minuti ci vediamo sfilare di fianco le serfiste del campionato femminile....wow...diciamo che tutti e due, a livello di bellezza avevamo un po' sottovalutato la parte femminile che fa surf e forse sopravvalutato quella maschile, cmq rimaniamo li x quasi due ore in quell'atmosfera semplice e gioviale che solo Bell's può offrire. Rientriamo un po' delusi della nostra serfatina mancata, ma rimpinzati di cibo dai genitori della Federica che ci hanno accolto nella loro casa come se ci conoscessero da sempre. Riceviamo inoltre l'invito di passare la Pasqua insieme, e noi siamo ben felici di accettare. E intanto facciamo rotta verso casa. Apriamo una piccola parentesi su questa famiglia originaria di Bergamo, che 5 anni fa ha deciso di trasferirsi in questa terra. In mezzo a mille difficoltà, tra visti, lavoro, case, ecc.. sono riusciti a coronare il loro desiderio di integrarsi in questa società. Vanni con il suo lavoro di costruttore e la sua caparbietà, è riuscito a garantire una stabilita alla sua famiglia, sempre ben supportato dalla madre e dalla moglie Carolina, si sono creati un angolo di paradiso tra le colline di Geelong, dove i loro figli Daniel e Federica hanno potuto australianizzarsi. La domenica, comincia con una fumata nera dal nostro van, la temperatura sale alle stelle dopo pochissimi km percorsi e noi con le nostre tavole, la nostra carne x il BBQ e la nostra amica Eleonora, siamo costretti a fermarci a bordo strada x far raffreddare il bimbo, io e Davide un po' sconsolati ci guardiamo e cerchiamo di darci coraggio a vicenda, ma nn sappiamo proprio dove mettere le mani e così cerchiamo di distrarre un po' il tempo lucidando x benino le tavole. Poco dopo ci rimettiamo in marcia con la temperatura che scende solo lungo la freeway ad alta velocità, riusciamo cmq ad arrivare a destinazione, anche se con un po' di ansia. Carolina ci accoglie con la colazione, mentre vanni finisce di cementare il terrazzo con il figlio Daniel, dato che ne hanno ancora x un paio d'ore, decidiamo di fare un salto con tutta l'allegra brigata a torquay x fare una serfatina. Alberto lascia il cuore su quella giornata xfetta, ogni onda che arrivava sembrava calzare xfetta sotto i suoi piedi, tanto da far incazzare il David che di solito riesce a domare un po' meglio la potenza dell'oceano. “Quando prendo in mano la tavola e scendo verso il mare, è quasi la stessa sensazione di quando mi appresto a scendere fuoripista con lo snowboard...ciò che mi fa stare in piedi nn è l'abilità..ma il desiderio di isolarmi da tutto il mondo x quei pochi secondi che il mare ti regala”. Tornati a casa soddisfatti..accendiamo uno dei più grandi BBQ che abbia mai visto, e buttiamo su carne x un esercito. Vanni ci spiega nel mentre che nn puoi definirti un vero australiano se nn hai una BBQ gigante ed un trailer da attaccare dietro alla macchina. Passiamo un bellissimo pranzo, e nessuno di noi presenti può negare che sicuramente nei momenti in cui si fa gruppo..il pensiero andava pi di qlche volta alle nostre famiglie ed ai nostri amici.... Alla sera tanto x la cronaca, il padre di Federica ci spiega che l'acqua del radiatore nn va messa solo nella cassa di espansione ma anche dentro al radiatore...e noi come due pirla accettiamo l'idea di nn esser dei grandi meccanici e di nn conoscere ancora bene il nostro camperino, ma x ringraziarlo di nn aver tirato le cuoia, Davide lo rinomina da Il Bimbo a VanCheVa

mercoledì 8 aprile 2009

racconto del momento

il tempo passa, le cose mutano, il fango che pestavamo un mese fa, lenti, timorosi di cadere, insicuri, si è ormai trasformato in cemento, solido, robusto su cui possiamo correre e saltare senza incertezze o paure. ti senti ogni giorno di più integrato in questa società, ti senti australiano veramente e te ne rendi conto solo a volte, a me ad esempio, quando esco in cortile per fumare l'ultima sigaretta del giorno prima di andare a dormire, in compagnia solo del silenzio e della tranquillità, dopo una giornata intensa di lavoro a volte capita di dire proprio "shit"! sono veramente qui! lo sto facendo! è reale! come potrebbe essere possibile non sentirsi contenti e soddisfatti? non capita tutti i giorni di fermarsi e dire sto realizzando un io sogno..... eh.
se inizialmente avevo qualche problema con il lavoro ora posso dire che faccio fatica quasi a trovare un giorno libero. Victor, il boss di Albert ora è anche il mio. mi ha asunto e durante la settimana faccio il "pitturatore" e il "carpentaio",come dice lui , al Victor cafe bar n°1, mentre nel weekend lavoro dal mattino presto fino al pomeriggio come paninaro al Caffe Espresso e la sera ,con il mio caro compare Albert (che qui chiamano aldo o alfredo o adrian o god o alcuni anche jonh perchè non riescono a dire alberto), al Victor cafe bar n°2. probabilmente, anche se ancora mi piange il cuore, tagliami i capelli è stata la cosa migliore che potessi fare e si sono visti i risultatati. Albert invece lavora 6 giorni alla settimana al bar, tanto che ormai è lui il boss, è lui il barman number one e adesso forse inizierà anche come aiuto cuoco in un ristorante appena fuori città sul mare ma comunque se lo chiamano god un moitivo ci sarà no?
il tempo passa velocissimo, stiamo progettando come camperizzare a dovere il nostro van, la voglia di scoprire cosa ci aspetta dietro la prossima curva pulsa continuamente, ci basta vedere una foto di un surfista o una spiaggia da paura o l'outback che ci guardiamo e ci parte un sorriso a 42 denti ma siamo consapevoli che dobbiamo pazientare, risparmiare e goderci la metropoli ancora per un pò di tempo.
comunque sia stiamo davvero bene abbiamo un buon lavoro, ottima casa, belle tavole da surf, un super van, un rapporto ormai quasi fraterno che ci lega e una potentissima voglia di vivere, non potevamo chiedere di meglio.
carico qualche foto giusto per colorare un pò la situazione.
bella li a tutti, pace e bene e alla prossima.

venerdì 3 aprile 2009

Two Freemans On Board!!!!

Una sera come tante, una cena veloce prima che Davide vada al lavoro..ultimo shift della settimana e poi 2 giorni off da passare in mezzo alle onde...il telefono squilla ed il boss comunica che nn c'è bisogno di lui al lavoro...un quarto d'ora ad esagerare ed il camper era in strada direzione Great Ocean Road. Inaspettato ed eccitante, il nostro primo test sul mezzo..ed il nostro primo test du guida a sinistra...bella li...
1 ora x uscire dalla città..e poi finalmente la M1, (autostrada senza pedaggio che dal sud di Mel porta verso la west coast...attenzioe ai velox). Stanchi da una giornata di lavoro ma entusiasti di essere finalmente in viaggio, facciamo una prima sosta nella marina di Geelong, paese grande come Correggio e Monselice messi insieme, ovviamente qualche albero maestro aveva attirato la mia curiosità. Il centro dopo le otto di domenica sera nn ha più molto da offrire, ma durnte il giorno è una citt viva e piacevole, dove si può spaziare dai centri commerciali quasi interminabili ai cafè francesi del lungomare..potete trovare li inoltre, la giostra coi cavalli più antica d'Australia.
Scartata l'idea di dormire a Geelong, dirigiamo verso Torquay...forse un pò il sonno..un pò il voler dare un'occhiata a tutto, un piccolo errore di orientamento ci ha portati ad allungar di qlche km il nostro tour, facendoci atterrare in un paesino costiero chiamato Barwon Heads..sosta appena fuori dl centro e tutti a nanna. L'indomani al risveglio dopo la nostra prima notte nel van, l'energia dell'essere liberi da qualsiasi pensiero ci mise un appetito formidabile...e così colazone in stile surfer a base di organic food and chai latte, in un barettino di legno in perfetto stile Aussie.
Proseguiamo verso Torquay con l'intenzione di riuscire a comprare 2 tavole da surf second hand..dopo vari tentativi con scarsi risultati, in un negozio ci consigliano di andare avanti x 15 km fino ad Anglesea, dove potevamo trovare un negozio specializzato nella vendita dell'usato...dopo qlche minuto di strada, atterriamo in questo museo del surf dove anche i muri trasudavano voglia di onde...
Dicono che ogni serfista può scegliere la tavola che vuole, la più bella...la più performante...la più adatta....ma anche che a volte è la tavola a scegliere il surfista più adatto a lei...
Non è nemmeno servito guardarsi intorno x capire quali fossero le nostre due nuove compagne di viaggio...sembrava fosse una vita che erano li ad aspettare proprio noi due...una vita che noi aspettavamo quel preciso istante. Inesperti, eccitati e parte dell'atmosfera che ci circondava, ascoltammo solo il nostro istinto che invece i portarci a tornare in mezzo alla massa di Torquay, ci ha fatto proseguire ancora nella direzione opposta...facendoci sbarcare in uno spot da sogno. 10km di spiaggia con onde frangenti nei rimi 100mt...io e Davide...
Superati gli imbarazzi iniziali e i timori reverenziali nei confronti del'oceano che ci stava offrendo del suo meglio...uno sguardo al cielo...e giù in acqua a cercar di divendare una cosa sola con le noste tavole. Un pomeriggi estasiante..liberatorio...e necessario! L'oceano aveva dato il cuore a due semplici viaggiatori. Stremati ed affamati, ci siamo diretti ad un supermarket x prendere qualche bistecca che ci saremmo mangiati di li a poco in un BBQ nel lungo fiume.
Mai stanchi di nuove emozioni...e con ancora qlche ora di luce davanti, abbiamo deciso di passare a vedere, quella che in Australia è considerata la mecca del surf..Bells beach, dove la sett prox si svolgera il Rip Curl Pro, gara mondiale di surf. Davanti a noi un cliff di un centinaio di metri che sprofondava su questa spiaggia dove all'imbrunire ancora vi erano dei serfisti in acqua...muri di 3metri e mezzo infrangevano davanti ai nostri occhi increduli. I ragazzi che sfidavano quelle onde si muovevano come se nella vita fossero nati x fare solo quello..tanto da farlo sembrare la cosa più naturale del mondo. Potevamo andare a letto contenti...anche quella giornata si era conclusa...regalandoci emozioni a nn finire e ricavandosi un postcino nel nostro album dei ricordi..al capitolo nn ci scorderemo mai questi momenti.

mercoledì 1 aprile 2009

Abemus casa con ruote!!!

Avevamo deciso qlche settimana fa che quando fosse capitata l'occasione giusta, avremmo acquistato un camperino x proseguire oltre il nostro viaggio. Con calma abbiamo cominciato a scartabellare siti e bacheche di annunci poste negli ostelli o negli internet point frequentati da backpackers. La settimana scorsa mentre eravamo stesi al sole, nel verde del botanic garden...un ragazzo che avevamo contattato un paio di sett fa, ci ha mandato un messaggio in cui diceva che avea deviato un pò il suo viaggio ed era quindi arrivato lungo..ma che se eravamo ancora interessati al camper...era a Melbourne.
Un'ora più tardi questa coppieta di francesi molto gentili, sono venuti dove noi stavamo prendendo il sole, x farci vedere sto mezzo con il quale avevano fatto mezzo giro d'australia. Non ci colpì particolarmente, l'estetica era tutta un programma e l'interno un pò vecchiotto...ma lavorandoci un pò su avremmo potuto avere un mezzo più che discreto con un motore a prima vista ben funzionante. Quello che nn ci convinceva erano i quasi 4000$ che chiedevano...nn era bassissima come cifra x un mezzo con 378000 km costruito nell'88...sarebbero arrivati al max a 3500$...niente di più. Dovete sapere che qui c'è un giro pauroso di camper, van, fuoristrada..e di gente che vende e ricompra xchè magari deve ripartire o altro...i prezzi variano dai 3000$ dei mezzi più economici fino ai 7-8mila di quelli più fighi.
posti i due frances sotto interrogatorio, uno dei due..bombardato dalle domande di Alberto...si è lasciato scappare che dopo 4 gg sarebbero dovuti partire x la Nuova Zelanda, x poi fare ritorno in Francia... Gli occhi di Alberto hanno avuto un guizzo verso quelli di Davide che, capita all'istante la sua intenzione cominciò subito a segnalare a voce alta i difetti del mezzo. In conclusione la trattativa nn è andata molto oltre, Alberto gli ha proposto 2000$ prendre o lasciare..con la possibilità di richiamarlo nei gg successivi nel caso nn l'avessero ancora venduto.
La fantasia grafitara e manualistica di Davide erano già all'opera di ristrutturazione, la paura di Alberto era quella di nn aver esagerato nello star basso con l'offerta. 2 gg dopo arrivò via sms l'ok definitivo alla transazione. Sembravamo due bambini alle prese con il gioco nuovo, nn l'avevamo ancora in mano xchè lavoravamo e quindi saremo dovuti andare a fare il passaggio di proprietà dopo la mezzanotte (consiste nella semplicissima compilazione di un foglio scaricabile da internet nel quale si attesta la vendita da un soggetto ad un altro)...e già avevamo idealizzato il modo x rinnovarlo. La cosa forte, che il bancomat e le carte di credito nn ci erogavano più di 800$ a testa e quindi ci siamo presentati da loro con 1600$....o la va o la spacca....e abemus camper!!!!