domenica 20 settembre 2009

Casa Jakovich

Ultimamente facciamo un po' fatica a scrivere a riguardo di cio' che stiamo facendo perche' tutto attorno a noi ruota talmente veloce che nemmeno noi talvolta riusciamo ad avere le idee chiare per buttare giu' idee e sensazioni che ci coinvolgono. Di certo dopo il nostro ritorno da Bali, il viaggio ha preso una piega differente. Dobbiamo affrontare gli aspetti un po' piu' materiali e spigolosi del nostro viaggio, ormai siamo qui da piu' di sei mesi, l'idea del posto un pochino ce la siamo fatti e quindi cominciamo a pensare ad un rinnovo del visto x un altro anno. Dobbiamo prima risolvere il problema van, che nn sembra una cosa da poco, e poi dobbiamo cercarci una fattoria o un lavoro che lo stato Australiano consideri idoneo x un rinnovo della nostra Visa. Decidiamo insieme a George e Silvia di provare a sistemare il van insieme nel giardino di casa, George e' abbastanza convinto di riuscirci e noi un po' demoralizzati dal fatto che tutti i meccanici che avevam girato ci avevan detto di buttarlo o di spenderci 2000 dollari, accogliamo l'idea di George come l'ultima speranza di ritornare in sella al nostro ronzino. In cambio del suo lavoro e della sua esperienza, gli proponiamo di lavorare per lui alla ristrutturazione del bagno di casa.
Non so' sinceramente come mi sia venuta l'idea di spacciarci x due muratori piastrellisti ed idraulici, ma i nostri due nonni adottivi nn si sono fatti problemi ed hanno accettato di buon grado, offrendoci inoltre due letti caldi e cibo a volonta'.
Alla fine i giorni sono trascorsi aspettando i pezzi del motore e piastrellando le pareti del bagno, in compagnia di due persone che piano piano divenivano sempre piu' speciali. Dopo una decina di gg ed un alternatore nuovo, il problema sembra risolto ed il bagno e' quasi ultimato.
Decidiamo che vogliamo rinnovare il visto e lavorare in farm.
Cominciamo a muoverci x trovare un lavoretto spaccaschiena ma con scarsi risultati, nel mentre George e Silvia ci chiedono se possiamo rimanere per qlche altro gg ed aiutarli a lavorare anche al giardino di casa. Il lavoro e' stato pesante e lungo ma la compagnia e l'affetto che ci attorniavano, ci facevano sentire appagati di tutti i nostri sforzi.
Alla fine qlche gg fa x uno strano caso del destino, mentre stavamo acquistando abiti x lavorare nei campi, e decisi a partire cmq verso zone di campagna...due signori ci si avvicinano al supermercato e con fare timido ci chiedono se siamo italiani. Il nostro accento nn molla....
In due minuti abbiamo intavolato la piu' classica delle discussioni: da dove vieni? che fate? ecc.... fatto sta che mai avremmo pensato che una delle piu' care amiche di lei, fosse proprietaria di una mega farm a 130 km da Perth.
Salutati con un forte abbraccio i nostri nonni, i gentilissimi vicini di casa e tutti gli amici di Perth, partiamo alla volta di Lanceline dove il giorno seguente siamo gia' all'opera....broccoli...sedano...e lattuga....

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