Siamo atterrati dopo sei ore di volo sopra il Pacifico in tempesta, l'idea dello scendere dall'aereo ed essere accolti dalle ragazze hawaiane che ti adornano con le ghirlande di fiori è diventata finalmente realtà.....per quelli che avevano il pacchetto tutto incluso all'Hilton. Noi poveri viagiatori senza "pachetto" ci armiamo di buone speranze ed andiamo a cercare lo shuttle per arrivare all'hotel prenotato tramite booking.com. Finalmente e direi, di nuovo, caldo...25 bellissimi gradi serali e una trentina diurni all'ietano le nostre giornate di svago.
Ho aspettato una settimana dal mio arrivo sull'isola di O'hau x avere un quadro completo del posto e provare a riuassumere in un colpo solo tutte le mie impressioni. Non via annoierò dicendovi quanto è figo qui, quanto sono belli i pesci tropicali, i fondali marini e le palme che fanno da sfondo all'acqua turchese su cui si riflettono montagne di foresta pluviale. Tutto questo lo sapete già, queste sono le Hawaii. Quello che vorrei cercare di trasmettere mentre leggerete queste righe è quello che di quest'isola non sapete. E' il come la gente ti guarda a primo impatto, come ti chiama, come ti rispetta. Ovviamente l'impatto con le persone è stato sempre blando e mai prolungato, per la semplice ragione che viaggiando con il babbo bisognava rispettare anche le sue di esigenze e dopo due anni di puro surf in Australia non era il caso di rovinargli una vacanza spingendolo in posti in cui si respira, si parla e si guarda solo del surf. Abbiamo comunque sempre mediato situazioni dalle quali si è tirato fuori il meglio. Le persone sono state una delle cose che più mi ha preso alla sprovvista, praticamente una marea di asiatici. Japponesi soprattutto, ho pensato che dopo aver attaccato Pearl Harbour si stiano facendo perdonare venendo qui a frotte in vacanza portando ricchezza. E poi gli hawaiani stessi che sono parte integrante delle culture delle isole del pacifico del sud. Sono praticamente Thaitiani, con lineamenti orientaleggianti. Cammino per le strade i mi ritrovo davanti questi ragazzi con i classici tattoo maori e samoa....rimango sbalordito dalla bellezza delle ragazze. Capelli lunghissimi scuri, pelle scura occhi neri e curve da...wow!!!!
Poi siamo nel 2011 quindi ti ritrovi americani che si sono trasferiti, studenti universitari o sempicemente turisti che hanno deciso di ritirarsi al caldo.
Ma c'è un'altra specie che gironzola per l'isola aspettando il suo momento giusto x comparire. Alle Hawaii fare surf non è come negli altri posti del mondo in cui sono stato ad inseguire onde prima d'ora. Qui tutto dorme, il mare è calmo Nei negozi e per strada, appena ti addentri nei paesini di campagna fatti da questa specie strana, cominciano a chiamarti "bro" ed a trattarti come una persona normale. Non sei più un turista in vacanza a Waikiki...quando passi il confine della North Shore... Qui il concetto di vivere è basato sul mare, il loro credo, il loro dio e la loro forza arrivano dalla potenza dell'oceano. Qui non ci sono gli hotel, non c'è la spiaggia attrezzata, nn ci sono i ristoranti. Come i primi polinesiani arrivarono a bordo delle loro canoe dopo aver attraversao il Pacifico e non sapendo come superare i reef si inventarono questo scivolare sulle onde per raggiungere le spiagge...è come se tutti i paesini qui vivessere in un'atmosfera sospesa dietro i reef ad aspettare. A vedere le loro foto, la loro arte ed il loro modi di vivere fatto le loro case le piccole attività gestite da chi non ha un altro scopo nella vita se nn regalarsi un incontro con il proprio dio. Ci si rende subito conto di come quello che sono stato abituato a vedere come uno sport, qui diventa un esperienza mistica. Sin dal primo surfista conosciuto ai più per aver surfato le onde della North Shore per puro divertimento, tale Duke...dopo di lui altre decine e poi qualche centinaia di altri piccoli uomini decidono ogni anno durante la stagione invernale di sedersi sulle spiagge di Haleiwa, Waimea, Sunset beach e Pipeline...ad aspettare il loro momento del giudizio. Ci sono momenti in cui non basta essere dei surfisti, non serve essere muscolosi ed ancor di più non importa chi sei e ciò che fai nella vita. Quando arriva lo "swell" da queste parti si parla di 20ft (6metri) d'onda quando è piccolo fino ai normali 30ft (9-10mt)....onde che rompono su rocce quasi affioranti e che ti chiudono sopra la testa con la potenza di un treno in corsa. Quando ti ritrovi, di fronte a questo spettacolo e decidi di uscire in mare...l'unica cosa che importa è ciò in cui credi. Ma ci devi davvero credere...il mare poi farà il resto. Dirigere verso la lineup e cercare di cacciare uno di quei mostri vuol dire mettere la propria vita sul filo del rasoio...mentre guardi il muro che si alza sotto di te e pensi che devi scenderlo, cominci a pensare che sia fisicamente impossibile sfidare quella forza...se alla fine ti rendi conto di avercela fatta, l'unica cosa che senti è che hai voglia di farlo ancora ed ancora...
Ho aspettato una settimana dal mio arrivo sull'isola di O'hau x avere un quadro completo del posto e provare a riuassumere in un colpo solo tutte le mie impressioni. Non via annoierò dicendovi quanto è figo qui, quanto sono belli i pesci tropicali, i fondali marini e le palme che fanno da sfondo all'acqua turchese su cui si riflettono montagne di foresta pluviale. Tutto questo lo sapete già, queste sono le Hawaii. Quello che vorrei cercare di trasmettere mentre leggerete queste righe è quello che di quest'isola non sapete. E' il come la gente ti guarda a primo impatto, come ti chiama, come ti rispetta. Ovviamente l'impatto con le persone è stato sempre blando e mai prolungato, per la semplice ragione che viaggiando con il babbo bisognava rispettare anche le sue di esigenze e dopo due anni di puro surf in Australia non era il caso di rovinargli una vacanza spingendolo in posti in cui si respira, si parla e si guarda solo del surf. Abbiamo comunque sempre mediato situazioni dalle quali si è tirato fuori il meglio. Le persone sono state una delle cose che più mi ha preso alla sprovvista, praticamente una marea di asiatici. Japponesi soprattutto, ho pensato che dopo aver attaccato Pearl Harbour si stiano facendo perdonare venendo qui a frotte in vacanza portando ricchezza. E poi gli hawaiani stessi che sono parte integrante delle culture delle isole del pacifico del sud. Sono praticamente Thaitiani, con lineamenti orientaleggianti. Cammino per le strade i mi ritrovo davanti questi ragazzi con i classici tattoo maori e samoa....rimango sbalordito dalla bellezza delle ragazze. Capelli lunghissimi scuri, pelle scura occhi neri e curve da...wow!!!!
Poi siamo nel 2011 quindi ti ritrovi americani che si sono trasferiti, studenti universitari o sempicemente turisti che hanno deciso di ritirarsi al caldo.
Ma c'è un'altra specie che gironzola per l'isola aspettando il suo momento giusto x comparire. Alle Hawaii fare surf non è come negli altri posti del mondo in cui sono stato ad inseguire onde prima d'ora. Qui tutto dorme, il mare è calmo Nei negozi e per strada, appena ti addentri nei paesini di campagna fatti da questa specie strana, cominciano a chiamarti "bro" ed a trattarti come una persona normale. Non sei più un turista in vacanza a Waikiki...quando passi il confine della North Shore... Qui il concetto di vivere è basato sul mare, il loro credo, il loro dio e la loro forza arrivano dalla potenza dell'oceano. Qui non ci sono gli hotel, non c'è la spiaggia attrezzata, nn ci sono i ristoranti. Come i primi polinesiani arrivarono a bordo delle loro canoe dopo aver attraversao il Pacifico e non sapendo come superare i reef si inventarono questo scivolare sulle onde per raggiungere le spiagge...è come se tutti i paesini qui vivessere in un'atmosfera sospesa dietro i reef ad aspettare. A vedere le loro foto, la loro arte ed il loro modi di vivere fatto le loro case le piccole attività gestite da chi non ha un altro scopo nella vita se nn regalarsi un incontro con il proprio dio. Ci si rende subito conto di come quello che sono stato abituato a vedere come uno sport, qui diventa un esperienza mistica. Sin dal primo surfista conosciuto ai più per aver surfato le onde della North Shore per puro divertimento, tale Duke...dopo di lui altre decine e poi qualche centinaia di altri piccoli uomini decidono ogni anno durante la stagione invernale di sedersi sulle spiagge di Haleiwa, Waimea, Sunset beach e Pipeline...ad aspettare il loro momento del giudizio. Ci sono momenti in cui non basta essere dei surfisti, non serve essere muscolosi ed ancor di più non importa chi sei e ciò che fai nella vita. Quando arriva lo "swell" da queste parti si parla di 20ft (6metri) d'onda quando è piccolo fino ai normali 30ft (9-10mt)....onde che rompono su rocce quasi affioranti e che ti chiudono sopra la testa con la potenza di un treno in corsa. Quando ti ritrovi, di fronte a questo spettacolo e decidi di uscire in mare...l'unica cosa che importa è ciò in cui credi. Ma ci devi davvero credere...il mare poi farà il resto. Dirigere verso la lineup e cercare di cacciare uno di quei mostri vuol dire mettere la propria vita sul filo del rasoio...mentre guardi il muro che si alza sotto di te e pensi che devi scenderlo, cominci a pensare che sia fisicamente impossibile sfidare quella forza...se alla fine ti rendi conto di avercela fatta, l'unica cosa che senti è che hai voglia di farlo ancora ed ancora...
Queste sono le frasi e racconti di chi queste esperienze le ha vissute, di chi è diventato leggenda grazie alle sue imprese, di chi è morto sotto la potenza di quelle onde e di chi a diciotto anni ha vinto la competizione dell'anno cavalcando quei treni....io purtroppo o perfortuna non ho avuto la possibilità di vedere nemmeno l'ombra di queste mareggiate epiche...mi sono dovuto accontentare di respirare l'atmosfera dell'attesa sedendo con loro sulla sabbia....ed è solo quando li vedi tutti in acqua, formare un cerchio e prendersi per mano urlando i nomi di tutti quelli che da quelle onde epiche nn sono più tornati...che mi considero fortunato a non essere stato presente....per il semplice fatto che io...ci credo.
Aloha
After six hours flying over the stormy pacific, we landed in hawaii, and the idea of recieving a necklace of flowers from local girls was finally really... for the people who were staying at the hilton hotel. For us poor travelers, without an all inclusive booking, we could nothing but our hopes to go and try to find the shuttle to the hotel that we had booked on booking.com. Finally hot weather again, 25 beautiful degrees at night and 30 during the day, giving our relaxing days a nice touch.
I waited a week after i landed in O’hau before to write this post because i wanted to be able to express all my emotions and feeling in one big post.
I’m not going to bore you by telling how beautiful it is here, the tropical fishes, diving, palms that are the background of a deep tourquoise water, wherein mountains reflect themselves, smiling to the sun with the rain forest.. You already Know this…damn, this is Hawaii. What you probably don’t Know, and what i’d love to share with u is how the locals look at u at first, how they call you, how they respect u. Obviously i couldn’t have a long interaction with them considering i’m travelling with my dad, who doesn’t speak english at all and has his abits to respect. I couldn’t take him to surf everyday when he barely Knows how to swim, and i couldn't pretend he waited for me on the beach for hours, but we still found good things to anyway, completing it all with a touch of healthy surf. In this place where you can breath, speak and see only surf.
I was impressed at first by the quantity of japanese on the island. I thought they were asking forgivness after the attack on pearl harbour by bringing money to the islands….but the Hawaiian people are part of the south pacific island culture,.. they are very similar to Tahitian people but then their faces have a faint brush of asian in them... I’m walking on the street and i see this massive Maori tattoo on awesome guys and girls with long dark hair, black eyes and curves…wowowowowow!!!
Then we r in 2011 so u can find everything here, from a student, to retired americans or a tourist who liked the place and so moved here in the heat of the moment.
But there is another species of people around the island, someone who’s waiting for his moment to show up. In Hawaii surf is not like anywhere else in the world i’ve been before. Everything seems to slip here, the sea is calm. In the shops and in the country villages made by these people, they call u folks or bro and u feel like a normal person. You are not anymore a tourist on holiday in waikiki where u go over the border of the North shore. Here the concept of living is based on the sea, their beliefs,.. their power arrives straight from the ocean. There isnt hotesls here, nothing on the beach, no restaurants. Its like when the first Tahitians arrived here, when to avoid the reefs for getting to the beach they invented how to surf with their canoe. It is like everyone is living a suspended life, waiting behind a reef.
Looking at their art, their pictures, at their business and houses, listening to their story…it is like everyone is waiting to meet their god. I realized quickly that here surf is not how i have always looked at it…here it is not a sport… here it is a meeting With your own god. Surf becomes here a mystical experience. Since The first who surfed for fun…Duke…after him hundreds and thousands of people decide every year during the winter season, to sit the north shore’s beaches like Haleiwa, Waimea, sunset, Pipeline…to wait their meeting. Sometimes, There are moments When being a surfer is not enough , doesn’t matter if u have muscles or what u do for a living... When the swell comes in this side of the world we are talking about 20 feet at least but usually 30ft waves braking into a shallow reef and close on your head With the power of a running train. When you are in front of this amazing show…the Only thing that matters is what u believe in and how much. The sea will do the rest. Going to the lineup trying to catch a monster like that is like to put your life on the line ….while you are watching the rising wall underneath, you think how is it possible to make it and deal with that power…if at the end u realize that u made it…the Only thing u want is to do it again and again….
These are only the feelings and stories of people who lived it, of the people who become legends for their achievements here, of the people who died under this power, or the experiences of an eighteen year old who won one of the biggest contests on the island dealing with those waves
Unfortunately i wasn’t there when the swell was…i never saw these epic waves….but i was happy sitting with the locals on the beach, waiting and hearing their stories….and only When u see them in the water, making a circle and holding each other’s hands, yelling the names of those who didn’t come back from the waves…only then you understand...
it was probably lucky i wasnt there when these waves were..
…because…
i believe….
After six hours flying over the stormy pacific, we landed in hawaii, and the idea of recieving a necklace of flowers from local girls was finally really... for the people who were staying at the hilton hotel. For us poor travelers, without an all inclusive booking, we could nothing but our hopes to go and try to find the shuttle to the hotel that we had booked on booking.com. Finally hot weather again, 25 beautiful degrees at night and 30 during the day, giving our relaxing days a nice touch.
I waited a week after i landed in O’hau before to write this post because i wanted to be able to express all my emotions and feeling in one big post.
I’m not going to bore you by telling how beautiful it is here, the tropical fishes, diving, palms that are the background of a deep tourquoise water, wherein mountains reflect themselves, smiling to the sun with the rain forest.. You already Know this…damn, this is Hawaii. What you probably don’t Know, and what i’d love to share with u is how the locals look at u at first, how they call you, how they respect u. Obviously i couldn’t have a long interaction with them considering i’m travelling with my dad, who doesn’t speak english at all and has his abits to respect. I couldn’t take him to surf everyday when he barely Knows how to swim, and i couldn't pretend he waited for me on the beach for hours, but we still found good things to anyway, completing it all with a touch of healthy surf. In this place where you can breath, speak and see only surf.
I was impressed at first by the quantity of japanese on the island. I thought they were asking forgivness after the attack on pearl harbour by bringing money to the islands….but the Hawaiian people are part of the south pacific island culture,.. they are very similar to Tahitian people but then their faces have a faint brush of asian in them... I’m walking on the street and i see this massive Maori tattoo on awesome guys and girls with long dark hair, black eyes and curves…wowowowowow!!!
Then we r in 2011 so u can find everything here, from a student, to retired americans or a tourist who liked the place and so moved here in the heat of the moment.
But there is another species of people around the island, someone who’s waiting for his moment to show up. In Hawaii surf is not like anywhere else in the world i’ve been before. Everything seems to slip here, the sea is calm. In the shops and in the country villages made by these people, they call u folks or bro and u feel like a normal person. You are not anymore a tourist on holiday in waikiki where u go over the border of the North shore. Here the concept of living is based on the sea, their beliefs,.. their power arrives straight from the ocean. There isnt hotesls here, nothing on the beach, no restaurants. Its like when the first Tahitians arrived here, when to avoid the reefs for getting to the beach they invented how to surf with their canoe. It is like everyone is living a suspended life, waiting behind a reef.
Looking at their art, their pictures, at their business and houses, listening to their story…it is like everyone is waiting to meet their god. I realized quickly that here surf is not how i have always looked at it…here it is not a sport… here it is a meeting With your own god. Surf becomes here a mystical experience. Since The first who surfed for fun…Duke…after him hundreds and thousands of people decide every year during the winter season, to sit the north shore’s beaches like Haleiwa, Waimea, sunset, Pipeline…to wait their meeting. Sometimes, There are moments When being a surfer is not enough , doesn’t matter if u have muscles or what u do for a living... When the swell comes in this side of the world we are talking about 20 feet at least but usually 30ft waves braking into a shallow reef and close on your head With the power of a running train. When you are in front of this amazing show…the Only thing that matters is what u believe in and how much. The sea will do the rest. Going to the lineup trying to catch a monster like that is like to put your life on the line ….while you are watching the rising wall underneath, you think how is it possible to make it and deal with that power…if at the end u realize that u made it…the Only thing u want is to do it again and again….
These are only the feelings and stories of people who lived it, of the people who become legends for their achievements here, of the people who died under this power, or the experiences of an eighteen year old who won one of the biggest contests on the island dealing with those waves
Unfortunately i wasn’t there when the swell was…i never saw these epic waves….but i was happy sitting with the locals on the beach, waiting and hearing their stories….and only When u see them in the water, making a circle and holding each other’s hands, yelling the names of those who didn’t come back from the waves…only then you understand...
it was probably lucky i wasnt there when these waves were..
…because…
i believe….
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