Sono sedudo sul balcone del nuovo appartamento di Mooloolaba, davanti a me l'oceano con la sua lunga spiaggia binaca a sinistra e lo spot per il surf sulla destra. Mi chiedo ancora se tutte quelle persone che mi dicevano "prima o poi ti stancherai anche della vista mare...." si rendessero veramente conto di ciò che affermavano.
Dopo ormai quasi due anni di avventure infinite, davvero mi sembra di aver vissuto come ho sempre sognato di fare. Ogni giorno, apro gli occhi e nn esiste un'ansia, una paranoia...la fatica del lavoro. Mi adopero le mie otto ore al giorno e spesso mi devo alzare alle 5 di mattina x andare ad aprire il ristorante, ma la giornata scorre tra chiacchere e risate. Nel frattempo imparo nuovi stili di cucina e nel tempo libero ho solo l'ibarazzo della scelta, più le mie abtudini di sempre. Di certo posso dire ti star toccando con mano ciò che avevo sempre desiderato. Ma come affrontare il pensiero di un eventuale ritorno in Italia. Fa strano dire mancano "4 mesi ormai ci siamo" ma per chi ha vissuto esperienze come la mia può capire benissimo che il pensier ti viene sempre più spesso ed assillante. Ho la testa che mi frulla all'impazzata e continuo a ripetermi che come al solito saranno gli eventi a decidere x me e che se veramente voglio qlcsa nn sarà un grosso problema ottenerla. Intanto faccio surf. Sono tranquillo, pieno di idee e pensieri, niente di speciale ma solamente quello che mi serve x esser felice con me stesso. Spesso rivedo la mia famiglia....mamma, papà, zii, cugini e nipoti...e mi mancano. Ma sarei davvero in grado di mantenere il mio livello di felicità una volta tornato? E' semplice dire "tu, sei sempre tu. Se sei felice lo puoi essere qui o là allo stesso modo", ma sarà davvero così. Ci ho messo venticinque anni ha raggiungere il mio vero io....ho appena festeggiato il mio 27° compleanno sotto le stelle in mezzo alla jungla in nord Sumatra. Adesso vado a fare una corsetta con un'amica....e penso se questo è quello che voglio dalla vita.
Tieni Botta, l'Italia non è un paese per giovani. Almeno in questo momento storico.
RispondiEliminaCiao, Giuseppe (conosci mia moglie, Tiziana Scaltriti)