Ogni viaggio porta con se la sua carica di esperienze e conoscenze.
Trasforma le idee e dà colore a quelle parti della vita che a volte sembrano andar bene anche solamente in bianco e nero. Viaggiare è una scelta, saperlo fare è un dono che xò ci si può guadagnare.
Ho conosciuto decine di persone, visto facce diverse ogni giorno, lasciadomi contaminare dalle loro esperienze e da quello che per loro rappresentavano.
Ho passato un Natale spontaneo, un gruppo di ragazzi e ragazze che si riuniscono attorno al tavolo di un ristorantino locale, sulla spiaggia. Che mangiano e bevono insieme, si fanno coccolare dal grogh, fondendo culture distanti anni luce ma che cercano fondamentalmente le stesse identiche cose.
Contatto.
Poi mi alzo la mattina con la facilità di un elefante zoppo e dato che onde nn ce ne sono state moltissime quest'anno, me ne faccio una ragione e raggiungo l'amico Ti Tik che mi piace aiutare mentre prepara i materiali per le lezioni di kite. Vado con lui, ed oltre ad imparare un altro sport, incontro le persone che lo popolano. E mi ritrovo a fianco di europei che girano il mondo per potersi aggrappare a quella vela da kite surf e farsi tirare dal vento.
Mi ritrovo sul retro di un camioncino blu che scorrazza in lungo e largo lungo l'isola con a bordo il campione del mondo di kite e chi si prende cura di lui. In cerca di onde e vento. Quando nn le trova, dirige verso qualche bbq spontaneo dove la nostra cultura fonde insieme ad usanze di posti lontani.
Poi vado a ballare con gli amici piloti e a bere con le gemelle di Saint Vincente, a cena con la coppia di veneti più improbabile e simpatica dell'isola. Il ritmo è lento e rilassato, i paesaggi inesistenti ed allo stesso tempo puri. Un luogo fatto di persone che come diamanti rifelttono sfumature africane e sudamericane....e che per festeggiare il nuovo anno nn si accontentano di un cenone il 31 ma, xchè no...fanno festa anche il primo. E quando qui a capo verde si parla di festa, posso assicurarvi che si tratta di una cosa molto seria. Per farvi intendere, ho ricevuto una telefonata alle 4am del 2 gen che mi chiedeva dove cazzo ero finito....dopo essere rientrato ubriaco la mattina del primo alle 10 della mattina, ero andato a fare surf...dato che ormai la mia vacanza si era trasformata in un assolo casto e puro, almeno ho pensato:
"chi fa surf il primo dell'anno fa surf tutto l'anno",
mentre schiacciavo uno dei sonni più pesi che potessi fare...questi pazzi schizzati mi chiamano che sono ancora nella discoteca allestita in fronte all'oceano. Mi vesto e, fresco come una rosa, mi spacco di musica e pollo ai ferri fino a mezzogiorno.
Inaspettatamente nei giorni successivi...cominciano ad arrivare le onde...e con loro quelle sensazioni x cui ero venuto fin qui...fino al picco del mio giorno in paradiso, sul quale dedico un piccolo post che seguirà a questo.
Infine, un gelatino da "Jumpy", una bevuta al Chillout...e una ballata al Calema...tutti insieme...persone sconosciute unite dalle loro passioni.....le onde scompaiono all'orizzonte e il vento cala su Sal...un mese se nè andato...e io aimè...me ne vò con lui.
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