venerdì 24 dicembre 2010

Magica MELBOURNE

Un feeling incredibilmente indescrivibile tornare " a casa". Melbourne, qui tutto iniziò il 23 febbraio 2009 quando questi due ragazzi sembravano appena usciti da un guscio, con le nostre paure, insicurezze e inesperienze. Il tempo, la tanta strada, le dee onde e pio la gente, le amicizie e gli amori, la vita con la v maiuscola, giorno dopo giorno ci hanno arricchito a tal punto da farci sentire diversi, cambiati, in positivo ovviamente. Bellissimo riabbracciare i nostri angeli Sara e Barbara che ci aiutarono due anni a muovere i primi passi e ci aiutano tutt'ora donandoci oltre ad un confortevole alloggio anche tanto sincero amore. E' con loro che appunto trascorreremo il Natale, con loro che sono la nostra famiglia qui. Nel frattempo il mitico A D A M è stato pulito, lucidato e tirato a nuovo pronto per essere venduto al miglior offerente. Viviamo sereni la città, innietandoci direttamente nelle vene ogni singolo momento, instancabili tra markets, vestiti nuovi, cibi originali di giorno e party alcoolici, locali in e movida fino a tarda notte, sapete com'è a noi ci piace vivercela cosi.

Un altro Buon Natale

Albeto e David augurano a tutti i cari amici e agli amici degli amici e ai parenti e ai parenti dei parenti e agli amici dei parenti i più calorosi, sentiti, profondi e sinceri auguri di un Buon Natale

Arrivederci POMPO

Può un super palestrato, agile taekwondoista, ottimo surfista, esperto scalatore, impegnato banchiere, professionale pittore, instancabile wii ista, romantico seduttore, impiegabile bevitore, spettacolare compagno di viaggio, grande amico e ineguagliabile cugino essere una sola persona? Si signori e signore tenetevi forte, sono pronto a presentarvi Fabio Casini !!! Circa due mesi fa lo sono andato a prelevare all'aereoporto di Brisbane e due giorni fa l'ho portato a quello di Melbourne. Quasi 2000 km su e giù tra spiaggie, colline, boschi e città il tutto contornato da sole e pioggia, sorrisi e abbracci, discorsi seri e pure bagianate. Fabio o meglio Missile (nominato cosi già dopo la sua prima cavalcata con Nettuno) ha colorato quest'ultima parte di viaggio e grazie alla sua simpatia, positività e anche al suo spirito di adattamento a questo non facile stile di vita si è integrato a pieno nel gruppo lasciando un piccolo segno in ogni giornata.Non si può negare che, prima del suo arrivo, era forte la preoccupazione che la nostra incurabile "malattia" per il SURF potesse essere un problema ma lui, il più Missile dei pricipianti ci ha spiazzato apprendendo in poco tempo e praticando con costanza invidiabile l'arte, cavalcando (alla bene meglio) anche onde di un discreto livello. Sono certo che i delfini che saltavano fuori dell'acqua, l'effetto arcobaleno che i raggi del sole formavano dietro le rompenti onde e l'emozione che ti regala essere la fuori, tra le Sue braccia compensano in positivo le paure, i momenti di panico e le spalle sfatte a fine giornata.Fino alla fine dei nostri giorni ricorderemo con rispetto il detentore della Potenza di Percosse e dei Pugni nelle mani, a lui va tutta la nostra stima. A Pompo (cosi è stato rinominato nelle ultime settimane) vanno i nostri più sentiti ringraziamenti, è stato davvero magnifico spendere in sua compagnia tutti questi indimenticabili giorni. Grazie infinite.

sabato 18 dicembre 2010

Da Sydney a Melbourne...ecco come il sogno diventa realtà!!!

Continua il tempo ballerino, e la bussola che abbiamo attaccato al parabrezza del van per coprire una crepa, ci mantiene in rotta fissa verso sud. Con le nostre due amiche "Italianissime" salutiamo Sydney e ricominciamo la solita noiosa vitaccia di scovare spiaggette isolate e baie protette per poterci crogiuolare al sole o far surf. Abbiamo un pò di rispetto per le due nuove compagne di viaggio e dato che le nostre giornate scorrono principalmente facendo surf, decidiamo di prendere una pausa ed andare a vedere le Blue Mountains. Qualche bella ora di camminate in mezzo la foresta ed il giorno dopo siamo di nuovo li che cerchiamo di sniffare onde sulla costa. Credo che tutta la compagnia di viaggio nn dimenticherà facilmente quel nostro primo giorno sulla costa, le 24 ore più surfistiche del mondo. Siamo arrivati in una baia vicino Wollongong che erano quasi le otto di sera, si e no ancora un'oretta di chiaro...un'occhiata fugace tra me ed il "Bro" e stiamo correndo con le mute mezze infilate verso la session del tramonto. Il momento che chiamano "feeding time" cioè quando gli amici dai denti aguzzi vengono sotto riva a mangiare i pesciolini...le onde sono troppo belle ed il calcolo delle probabilità ci vede in acqua con un'altra decina di persone...ancora una volta vince lo sport. Andiam a cena soddisfatti e ci addormentiamo chiaccherando e sperando che nell'indomani che le condizioni siano ancora solide. Sveglia alle 5.30am, colazione e dentro...l'alba, il mare che come uno specchio riflette la luce del sole ovunque, riscaldando i nostri corpi dentro a quelle mute che ci fanno sentire protetti ed invulnerabili. Su e giù per ogni increspatura che ci capitasse a tiro di braccia fino a che verso le 9.30 decidiamo di fare una seconda colazione con le donzelle e dirigergi poi verso qualche altra spiaggia un pò più abbordabile anche per le loro capacità di apprendiste surfiste. La giornata tiene e splende un sole di cui avevamo davvero bisogno, verso le undici troviamo questo lembo di sabbia bianca battuto da onde relativamente accettabili e ci lanciamo in acqua, ma questa volta senza tavole, è il turno delle donne e quindi cerchiamo di aiutarle fino a che nn riescono a cacciare la loro prima onda ed a provare in parte ciò che ci spinge ogni giorno a ricercare la via del mare. E' ora di rpanzo ma io e il Bro ne abbiamo ancora ed allora cedo i fornelli a Mat e mano alle tavole ci spariamo un'altra orettina di surf fino a che il nostro stomaco nn ci lascia altra scelta che uscire. L'atmosfera è come al solito paradisiaca, chiacchere, sguardi ed emozioni che sappiamo direttamente nel momento i cui le proviamo, essere indelebili come cicatrici sulla pelle. Sento le voci che piano piano si allontanano, la digestione prende il sopravvento e da dentro il camper mentre la brezza mi coccola e mi fa tirare il sacco a pelo sulle spalle, parto per il mio usuale pisolino pomeridiano. Leviamo le tende anche da quella spiaggia ed arriviamo nei dintorni di Kiama beach....l'idea delle Italianissime di fare un bel aperitivo in spiaggia al tramonto alletta un pò tutti e quindi ricerchiamo il sito. Dolphin point si presenta davanti a noi con una spiaggia lunghissima ed onde protette dal vento...perfette!!! Io e Davide ci guardiamo e con una smorfia ci diciamo che è meglio avere un pò di rispetto per le nostre amiche e magari cercare qualcos'altro dove nn ci venga voglia di surfare ancora...giro il van e proseguo per un altro kilometro...i nostri sguardi si tornano ad incrociare....nn è nemmeno servito parlare, l'inversione ad U è venuta automatica...."Valentina, Stefania...preparate l'aperitivo ci vediamo in spiaggia..." E x la quarta volta in 24 ore, siamo tutti li a correre con le mute mezze infilate verso un altro tramonto sul mare, verso altre onde su cui scivolare....verso ciò che amiamo fare.... Dopo un paio d'ore e con il sole già nascosto dietro l'orizzonte...raggiungiamo le due amiche e ci strafacciamo di birra patatine e salsine spalmate sui crostini...mi siedo sopra il loro pareo e mi capita di pensare a quanto è stata lunga la strada per arrivare a dire ".....sono felice"
Sarebbero mille le avventure da raccontare in quest'ultimo tratto, ma ci sono cose che a volte è bello vivere sul campo e tenere per se. Ogniuno ottiene dal suo modo di viaggiare un risultato diverso e certe emozioni nn potrebero mai essere spiegate...
L'amico di barca Massimo nn potrebbe mai credere come sta spopolando qui in Australia il suo tormentone "...e poi muori" Tutte piccole abitudini e modi di dire che durante un viaggio creano l'atmosfera e definiscono le personalità dei componenti. C'è chi ha i pugni nelle mani e chi nn ha mai visto tanta vecchiezza in un sol uomo....chi vuole percuotere...e chi va a surfare e si ritrova uno squalo sotto la tavola da surf....e poi muori. Si continua, giù fino ad Ulladulla, Sanctuary Point, Long beach.........Malacota.....dove ci risvegliamo su di una spiaggia deserta ed in maniera naturale ce ne andiamo a fare una corsetta, un bagno e qualche foto stupida alle 7 della mattina...poi il piovosissimo Willson Promontory....ed infine lei....Melbourne. Quando dall'autostrada compare il cartello con la scritta "Welcome to Melbourne, you'll lov it", un brivido ci attraversa la schiena, ci siamo di nuovo...il giro d'Australia è compiuto. Chi scrive e Davide guidavano su due van diversi, ma uniti dallo stesso momento ci siamo diretti verso l'unico posto che riordavamo come, "casa nostra". Anche se ci faceva un pò strano ricercare casa in un quartiere italiano dopo che per 2 anni abbiamo solo cercato di evitarli....un nodo alla gola ci stringe in una morsa di silenzio...fino a che parcheggiamo ed un abbraccio lungo una vita ci unisce nella stessa emozione. "Melbourne: WE'RE BACK!!!!"

giovedì 9 dicembre 2010

Sydney

Finalmente ci si aprono le porte della "city", ovunque ci giriamo è un pullulare di negozi, ristoranti e persone che vanno e che vengono. Il tranquillo tram tram dei paesini di campagna adagiati sulla costa che abbiamo visitato fino ad ora, diventano istantaneamente un ricordo lontano. Mettiamo mano ai nostri vestiti migliori, cerchiamo di armarci di tanta pazienza per contrastare la pioggia e l'impossibilità di parcheggiare senza dover donare i reni per pagare il parcheggio e ci lanciamo alla scoperta di quella che molti considerano la capitale australiana. Entriamo in città da Manly beach uno stupendo quartierino a nord della città che ci regala anche un piacevolissimo incontro con Emanuele Carra, un amico della Correggio Coop Crew che senza dire niente ci ha chiamato un paio di giorni prima per dirci che ci aspettava x un drink. Come succede ormai di fequente incontriamo amici che hanno condiviso con noi parte del nostro viaggio attorno la terra australe, e come al solito il divertimento nn si fa attendere. Ci spariamo cenette al ristorante e birre al pub; piove, piove ed ancora piove e nessuno di noi ha voglia di perdersi le occasioni che la metropoli ci offre. Davide e Matteo avendola già visitata ci fanno da ciceroni tra le vie immense ed i grattaceli che sovrastano le nostre teste; immagini come l'Harbour Bridge, l'Opera House e la Sydney Tower si susseguono rendendoci smaniosi di girare in lungo ed in largo le vie del centro. Fortunatamente siamo persone di spirito e quindi anche se piove troviamo sempre l'occasione di farci qualche bella risata e nuove esperienze, come il giorno in cui io e Fabio camminando in una via sciccosa siamo andati a provare ad appoggiare il sedere in qualche Bentley, Lotus e Lamborghini....o quando siamo andati a fare surf nella famigerata spiaggia di Maroubra dove usano fare surf u Bra Boys, una delle più violente crew di surfistiche in Australia che cerca di proteggere la sua spiaggia specialmente in giorni d'onda... Arrivano anche un paio d'amiche romane, spedite dall'Italia da Simona una carissima amica conosciuta a Bali l'anno scorso e rivista a Perth ad inizio anno....in quattro e quattrotto siamo subito amici e da quattro uomini single che vivono in un van, diventiamo quattro uomini e due principesse. Le ribattezziamo subito: "...le due Italianissime" dato la loro spiccata predilezione per ciabattine infradito, pareo, occhiali Ray Ban ed aperitivo violento prima del tramonto....ma una volta partiti con anche il loro nuovissimo van noleggiato, tutti ce le godiamo come fossero due sorelle...rendendoci conto di quanto ci mancava un pò di compagnia femminile. Grazie a loro conosciamo anche Paul e Tiziano che ci traghettano nella movida del venerdi sera, tra un super ristorante cinese nel cuore di china town e una mega serata all'Evy, uno dei locali più in della città....ci ritroviamo a camminare verso il van alle cinque del mattino....ripensando a quanto siamo fortunati a poter viaggiare senza condizionamenti che nn siano i nostri limiti mentali.