Dopo "God" e "King" doveva arrivare anche il nuovo nickname x l'Albertino nazionale...Prinsex....
Stamattina 17/12/2009, siamo usciti x una session di surf a south Scarborough con Te-neele (australiana dal nome di provenienza....dubbia), Eva l'italo-francese e Matt...ovviamente io ed il Bonvi .
Ci sono poche parole x descrivere ciò che è successo e che anche se probabilmente ai fini del viaggio e del blog nn sarà di massimo interesse...sono talmente eccitato dalla cosa che la scriverei anche nei muri.
Seduto sulla mia tavola cercavo di capire dove si sarebbe alzata la prossima onda, il mare insolitamente piatto regalava ogni tanto qualche bella soddisfazione molto dura da conquistare. Arriva la mia onda panciutella, mentre mi spingo verso di lei vedo una linea scura dietro alla sua cresta, ho come l'impressione che dietro di lei se ne stia formano una di maggiori dimensioni...è solo un impressione...una sensazione...ho due secondi per decidere se lasciare andare qualcosa di certo x un semplice feeling...
Prendo fiato, mi concentro, e mi affido a quel brivido che mi ha catturato guardando l'orizzonte....lo guardo e mi dirigo verso di lui, la mia intuizione si trasforma presto in una montagnola d'acqua perfetta, le dò le spalle e spingo sull'acqua con tutta la mia forza...quando mi alzo in piedi è come essere sul ciglio di un burrone he si muove, comincio a scendere lungo la sua pancia...è qualcosa di perfetto...l'acqua nel suo ventre è talmente trasparente e calma nonostante la sua velocita che quasi mi ci posso specchiare....l'ho amata fin da subito quell'onda, credo lo abbia percepito..ed ha quindi deciso di farmi entrare. D'improvviso un arco cristallino mi circonda ad arco sopra la testa...e mi ritrovo nella "stanza verde",un barrel eccezzionale per un pivellino del surf, continuo a correre racchiuso tra le braccia di Nettuno e quando riesco ad uscire da quello splendido arco d'acqua che mi avvolge, mi rivedo davanti alla TV da ragazzino a guardare le videocasette di surf delle Hawaii a casa della nonna, a provare a stare in piedi tra le onde in Puglia su una tavola da wind surf...o a sognare di essere uno dei partecipanti della coppa del mondo di surf che assiduamente seguivo in tutte le loro gare negli ultimi anni. Per quei secondi...brevissimi ed intensi ti senti parte di un altro mondo, ti senti di aver realizzato un sogno e l'unica cosa che sono stato in grado di fare è stato urlare verso il cielo: "Era tutta la vita che ti aspettavo!!!!"
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