venerdì 19 giugno 2009

Lucifero & Belzebù Vs Tasman Devils (Central Tassie)







"CONCEDETEVI DI NON DARVI UN TEMPO NEL LASCIARVI INCANTARE, DALLA MAGIA SELVAGGIA DELLA TASMANIA CENTRALE"

Dopo aver lasciato Hobart e la sua calda accoglienza, facciamo rotta verso quella che una delle aree ancora più inesplorate e selvage al mondo: "Tasmanian Wilderness World Heritage Area". Continuiamo a vivere completamente scollegati dal mondo tecnologizzato, al contrario da quanto paventatoci dagli amici di Melbourne, un bel sole ci accompagna nelle nostre giornate cmq nn sempre caldissime. Dopo qualche giornata di pesca in luoghi a dir poco paradisiaci, facciamo tappa per la notte in una piccola località tra i monti, Derwent Bridge: 4 abitanti registrati, 2°C, e una zuppa calda cotta sotto l'unica fonte di luce del paese…la cabina telefonica…questo il quadro della nostra serata, conclusasi alle 8.30 dopo la quotidiana partitina a biliardo nella rustica locanda del paese. Ancora increduli dal fatto d dover far ritorno al van a quell’ora per apprestarci a dormire, ci incamminiamo nel titto e nebbioso boschetto che sparava il pub dalla petrol station dove eravamo parcheggiati. Intorno a noi, l’incredibile buio più totale scandito dai rumori del bosco. Muoviamo appena una decina di passi ed un canguro scappa balzando da sotto i ns piedì, Ho fatto un salto in braccio a Davide e lasciato lì in quell’istante almeno 3 anni di vita.
20.38pm Ci rannicchiamo all’interno della nostra casa mobile, completamente vestiti e con in testa un passamontagna di lana che lasciava fuori solamente occhi e bocca. Non ne parliamo molto, ma è chiaro a tutti e due che quel termometro ausiliario sopra le ns teste che ci indica temperatura in discesa sotto lo zero, è il preambolo di una nottata difficile. L'indomani, aperti gli occhi la mia prma frase fu: “Daviduz? Sei Vivo?”
Avevamo la brina sulle sopracciglia e sui baffi, eravamo due calippi. Scongeliamo i piedi sotto il phon di un bagno pubblico, e finalmente dopo più di una settimana, troviamo il coraggio di farci una pseudo doccia. Ci eravamo promessi di criteriare in maniera onesta i livelli nei quali in qualsiasi condizione meteo avremmo cmq dovuto docciarci. Si partiva da livello “Sapore di uomo”  passando per quello “Cavallo”, “Orso”…quel giorno arrivammo a “Livello Leone”…il van si sarebbe rifiutato di accoglierci al suo interno.

Ripartiamo e ci spingiamo verso la costa; passiamo x Queenstown, una tranquilla città mineraria e ci fermiamo a Strahan piccola città molto votata al turismo, vicina alle foci del Franklin River. Ci concediamo una cena col botto in un grill restaurant e ancora una volta dopo la nostra partitina tiratardi, ci addormentiamo col sorriso pensando che infondo non importa se domani ci sarà il sole o meno, siamo liberi e felici e questo è ciò che conta davvero.

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